La struttura dovrà essere una, nuova, moderna, e sulla stessa dovranno essere concentrate tutte le funzioni ospedaliere dell’AV5
San Benedetto del Tronto, 2018-10-12 – Dopo la votazione dell’assemblea dei Sindaci che ha confermato la localizzazione indicata dalla regione, il dibattito sulla realizzazione del nuovo ospedale, come era facilmente prevedibile, si è di nuovo riacceso.
In particolare si sono evidenziate due posizioni diverse.
I sostenitori della nuova struttura come unico presidio ospedaliero per tutta l’AV5 ed i contrari all’ospedale unico che propongono la permanenza di due ospedali di cui uno di primo livello ed uno di base.
Il gruppo sanità del PD ribadisce la sua posizione per la quale ha lavorato da oltre un anno.
Le funzioni ospedaliere devono essere svolte in un unico plesso per rendere l’offerta ospedaliera efficace ed efficiente dal punto di vista organizzativo, economico, ma soprattutto dal punto di vista clinico/scientifico.
Riteniamo che la realizzazione del nuovo ospedale che riunisca le funzioni degli attuali con l’aggiunta di ulteriori sevizi, sia una scelta giusta, inevitabile per la medicina moderna e pertanto auspichiamo si realizzi il più presto possibile.
La località scelta ed il fatto che sia baricentrica rispetto agli attuali ospedali, pensiamo possa attutire le posizioni campanilistiche che inevitabilmente ci sono e spesso vengono alimentate ad arte.
L’area indicata dalla regione e successivamente scelta dalla conferenza dei sindaci (Spinetoli), può essere messa in discussione solo se si propone un sito alternativo su cui convergono la maggior parte dei sindaci.
Tuttavia un punto non può essere messo in discussione: la struttura dovrà essere una, nuova, moderna, e sulla stessa dovranno essere concentrate tutte le funzioni ospedaliere dell’AV5.
Qualsiasi soluzione che prevede la permanenza di due ospedali riprodurrebbe tutte le criticità presenti attualmente,
Lavorare su due plessi con specialità e tecnologie presenti in parte su un plesso ed in parte nell’altro, oltre ad essere dispersivo, diventa sempre di più impraticabile, dispendioso, e pericoloso per gli utenti stessi.
La medicina moderna consente di trattare con successo molte patologie gravi (ad esempio molti tumori e non solo), solo con un approccio multidisciplinare, multi specialistico e multi tecnologico. E’ evidente pertanto che ciò è possibile solo se gli specialisti, i servizi e le tecnologie sono presenti in un unico plesso.
Per questi motivi la maggior parte dei dirigenti medici ospedalieri, soprattutto i primari, ritengono utile ed urgente arrivare al più presto all’ospedale unico.
Ai sostenitori di due ospedali di cui uno di primo livello ed uno i base vorremmo fare alcune domande.
-
Specificare dove sarà collocato l’ospedale di primo livello e dove quello di base, e spiegare a quelle comunità cosa contiene l’ospedale di base (tre reparti senza nessuna specialistica)
-
Spiegare che sull’ospedale di base molti interventi non si potranno fare e molte patologie non si potranno trattare perché non sono presenti specialisti, servizi e tecnologie adeguate.
-
Spiegare che qualsiasi nuovo servizio o nuove tecnologie da istituire o implementare dovrà essere per forza indirizzato verso l’ospedale di primo livello.
-
Spiegare infine che per i motivi sopra descritti, tra pochi anni gli ospedali di base (senza supporti specialistici e tecnologici adeguati) non potranno più operare perché le linee guida internazionali giustamente non lo consentiranno e la legislazione si dovrà adeguare. Pertanto verranno riconvertiti con buona pace di chi li ha voluti tenere in piedi prendendo in giro i cittadini.
In questo dibattito stupisce l’assenza totale del sindacato e dell’area politica alla sinistra del PD. Non si capisce quale sia la loro posizione.
Il sindacato interviene solo sulle criticità del sistema e su alcune rivendicazioni contrattuali, cosa del tutto giusta e sacrosanta. Tuttavia riteniamo che su un tema così importante che riguarda l’offerta ospedaliera del nostro territorio per i prossimi decenni, il sindacato debba stimolare il dibattito e la riflessione sia tra gli operatori che tra i cittadini utenti.
Per quando riguarda i partiti dell’area di sinistra, constatiamo con rammarico assenza totale.
In entrambi i casi ci sembra un modo di lavarsene le mani, non far conoscere le proprie posizioni per poi criticare puntualmente le decisioni che inevitabilmente dovranno essere prese, ed utilizzarle in maniera demagogica e propagandistica.
Per tutte queste ragioni riteniamo che il percorso verso il nuovo ospedale debba essere accelerato il più possibile.
Se vi sono ripensamenti sul sito indicato e viene formulata un’altra proposta che trova un’ampia convergenza da parte dei sindaci, questa può essere presa in considerazione.
Naturalmente la decisione definitiva deve arrivare in tempi rapidissimi, altrimenti appare evidente che questo argomento viene utilizzato per non far fare nulla. In questo caso riteniamo che la giunta regionale debba procedere speditamente nel percorso intrapreso.
Siamo consapevoli che è più popolare accodarsi alla demagogia, dicendo ai cittadini che lottiamo per mantenere l’ospedale vicino alle loro comunità.
Tuttavia abbiamo l’obbligo morale di dire la verità, non ce la sentiamo di prendere in giro i cittadini promettendo cose che all’apparenza sembra avvantaggiarli ma di fatto li danneggerebbe.
Auspichiamo quindi che su un progetto così importante, e su un tema così sensibile che riguarda tutti noi, le forze in campo (politiche, sindacali, forze sociali ecc.), lascino da parte la propaganda e lavorino perché il progetto si realizzi il più presto possibile e nel miglior modo possibile.
Le amministrazioni passano ed a volte cambiano colore, i problemi di salute dei cittadini restano e vanno affrontati indipendentemente da chi vince o perde le elezioni.
GUPPO SANITA’ PD
Circolo Centro San Benedetto
© 2018, Redazione. All rights reserved.