ASCOLI PICENO – E’ sicuramente molto valido, per vari motivi, il progetto di realizzazione di un nuovo ospedale nell’Area Vasta 5. Deve però essere chiaro che ciò comporta necessariamente la chiusura degli ospedali di San Benedetto e di Ascoli. Ma i progetti di riqualificazione ed ammodernamento di strutture, apparecchiature tecnologiche e reparti, insieme alle dichiarazioni, anche recenti, di Autorità in occasione delle inaugurazioni, fanno già capire quanto numerosi e grandi siano gli ostacoli che si presenteranno in questo percorso.
Ed allora mi tornano in mente le parole dell’Assessore regionale alla Sanità, Mezzolani il quale, anche in incontri pubblici nel nostro territorio, ha portato l’esperienza vissuta nel nord delle Marche dove, diceva, si è dibattuto per 25 anni dell’ospedale unico di Fano-Pesaro, che però nessuna delle due comunità effettivamente voleva, per arrivare finalmente alla costituzione dell’Azienda ospedaliera Marche Nord la quale, adesso, sta individuando l’area su cui realizzare l’ospedale unico.
E’ evidente quanto grande sia, quindi, il rischio di incunearci in uno sterile e fiaccante dibattito sull’ospedale unico e la sua localizzazione che, vista l’esperienza di Fano-Pesaro, non offre nel medio periodo prospettive di crescita della sanità picena.
Non rimane quindi che prendere per buona, in quanto concreta e realistica, la dichiarazione dell’Assessore Mezzolani, fatta in territorio piceno, che ha certificato la bontà del progetto dell’Azienda ospedaliera Marche Sud, oggi presente per mia iniziativa nel vigente Piano Sanitario regionale. Sono inoltre giacenti tre Proposte di Legge regionale per la sua costituzione, sulle quali a settembre la V Commissione Sanità avvierà il dibattito.
Questo territorio deve però dimostrare di crederci. E’ allora opportuno che tutti i 33 Sindaci della Provincia di Ascoli facciano sentire la loro voce in maniera univoca e forte.
Valeriano Camela
Capogruppo UDC Regione Marche
Componente V Commissione Sanità
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