(ndr: ci risiamo con il refrain post, pre, post elettorale da oltre 25 anni sull’Opedale Unico del Piceno, Azienda Ospedaliera Marche Sud, Ospedale di eccellenza, Ospedale Unico, Duo,Trino e chi più ne ha ne metta: solo chiacchiere, a quando i fatti?)
Monteprandone, 9 luglio 2020 – “L’apertura del sindaco di Colli del Tronto Andrea Cardilli, espressa oggi a mezzo stampa, è l’ennesima conferma che c’è massima convergenza di intenti affinché si realizzi, in tempi brevi, un nuovo ospedale nel Piceno.
Se si parla di un nuovo nosocomio però è necessario colmare gli errori di comunicazione, predisponendo un documento che analizzi costi e benefici.
E’ necessario sapere quali sono le caratteristiche di questo ospedale, quanti posti letto, quali specialistiche verranno attivate, quale il personale da impiegare, quali costi avrà?
Va redatta una analisi costi-benefici, mai realizzata fino ad oggi, in cui si spieghi ai cittadini, in maniera chiara, anche quale ruolo svolgeranno i due ospedali di Ascoli e San Benedetto e come verrà riorganizzata la medicina di prossimità.
Se c’è una questione che l’emergenza Covid ha messo prepotentemente in evidenza, è che oltre a migliorare l’offerta ospedaliera, è necessario rafforzare e riorganizzare i servizi socio-sanitari. Penso ad esempio ai servizi di prossimità come l’assistenza domiciliare.
Ripartiamo dunque dall’ascolto dei bisogni del territorio e dei cittadini, perseguendo un obiettivo comune: la tutela del diritto alla salute dei cittadini.
Certo è che il territorio di Monteprandone è pronto da tempo ad accogliere il nuovo ospedale: c’è il progetto e c’è la volontà politica.
Ricordo infatti che già un anno fa, il Consiglio comunale si è espresso all’unanimità con una mozione in cui si ribadiva che il territorio di Centobuchi è l’ideale ubicazione in quanto si andrebbe a creare un presidio di eccellenza laddove vi è un bacino di utenza più ampio, come previsto dal Decreto Balduzzi.”
Il Sindaco
Sergio Loggi
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