Il capogruppo di Italia Viva interviene dopo l’approvazione, martedì in Aula, del Piano sociosanitario 2019-2021, unito a un suo ordine del giorno riguardante la sanità del Piceno.
“Il Presidente Ceriscioli e la Giunta hanno preso un impegno davanti a tutto il Consiglio regionale, ora si ragioni su numeri certi. Basta speculazioni”. Così il capogruppo di Italia Viva, Fabio Urbinati, dopo il via libera martedì da parte dell’Assemblea legislativa al Piano sociosanitario 2019-2021, unito a un suo atto di indirizzo sulla sanità del Piceno. “Ritengo che l’ordine del giorno approvato a larga maggioranza sia estremamente chiaro – spiega – e rappresenti un importante spartiacque che ci consentirà di discutere di dati concreti. Ciò che è mancato al dibattito sulla realizzazione di nuovi siti ospedalieri, soprattutto nel Piceno, è sempre stata la chiarezza nei numeri e nella gestione dei servizi”. Con l’approvazione dell’odg “possiamo ripartire dalle cifre. Solo così sarà possibile valutare la bontà o meno di una scelta. In questi mesi la discussione è stata inquinata da questioni pretestuose, che nulla hanno a che vedere con la qualità dell’assistenza sanitaria. La speculazione politica è stata praticata con demagogia, soprattutto da chi non è riuscito in nessun modo a formulare proposte alternative credibili. Ora non ci sono più alibi”.
Nel rimarcare la “carenza e incompletezza” della tanto discussa delibera della Giunta 1673 del 30 dicembre 2019, Urbinati evidenzia come non sia “possibile limitarsi a localizzare la realizzazione di un ospedale” ma sia necessario uno studio attento su costi e benefici e sul numero dei posti letto. “Serve definire percorsi certi – puntualizza – su come saranno riorganizzati tutti i servizi nei territori, soprattutto l’emergenza, con particolare riferimento alle città di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto”. E ancora: “Noi di Italia Viva, come già evidenziato in diverse occasioni, riteniamo impensabile privare San Benedetto del Tronto del suo pronto soccorso che fornisce oltre 40.000 prestazioni annue e risulta essere il primo dell’Asur 5, secondo nelle Marche solo all’Azienda Ospedaliera di Torrette per numero di accessi”.
Per dare credibilità alla proposta di localizzazione del nuovo ospedale a Pagliare “è necessario stabilire – prosegue il capogruppo Iv – come saranno dislocati i posti letto per acuti tra la ipotetica nuova struttura e il resto del territorio. Solo così si potrà giudicare la bontà o meno della scelta del sito”. E poi aggiunge: “Nel Piano sanitario approvato in Aula, è importante sottolinearlo, si parla solo di nuova struttura ospedaliera, non vi è indicata la localizzazione, che invece è contenuta nella delibera di Giunta 1673. E l’Esecutivo regionale, approvando l’ordine del giorno da me proposto, si è impegnato a fornire numeri certi che ci consentiranno di decidere definitivamente la collocazione più appropriata”. Urbinati non manca, infine di ringraziare Italia Viva del Piceno per il “sostegno e la grande voglia di trasparenza”.
Ancona, 7 febbraio 2010
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